Indicazioni per la stesura dei testi

I testi inviati, che non devono superare le 80.000 battute (minimo 45.000) devono:

  1. essere in formato word doc;
  2. indicare massimo 5 parole chiave sia in italiano che in inglese;
  3. essere accompagnati da un abstract in italiano ed uno in inglese di massimo 250 parole;
  4. contenere una nota biografica dell’autore di massimo 250 parole;
  5. recare l’indirizzo di posta elettronica dell’autore, l’università e il dipartimento di afferenza dell’autore, o, in mancanza, la professione.

Titolo: il titolo – in Times New Roman corpo 16 (corsivo) – deve essere stringato ed appropriatamente informativo sul contenuto dell’articolo. Al titolo deve poi seguire il nome e cognome dell’autore, in Times New Roman corpo 12.

Testo: l’articolo va redatto in Times New Roman corpo 12 e il layout di pagina deve essere:

  • margine superiore cm 4; inferiore cm 3,17; sinistro cm 2,6; destro cm 2,6;
  • intestazione: cm 2,54;
  • piè di pagina: cm 1,68;
  • rilegatura: 0,2
  • carta: dimensioni personalizzate (larghezza 17 cm; altezza 24 cm).

Interlinea: esatta 15pt.

Allineamento: giustificato

Rientro prima riga:  cm 0,5.

Paragrafi: il testo degli articoli sarà preferibilmente diviso in paragrafi numerati, in grassetto e in Times New Roman corpo 12.

I termini stranieri e/o molto specialistici: vanno inseriti in corsivo, e in taluni casi è preferibile allegare un glossario a fine testo per chiarirne il significato.

Le sigle e gli acronimi: devono essere tutti in carattere maiuscolo, senza punti e deve essere riportata la dicitura per esteso alla prima loro menzione.

Le virgolette doppie (“”) vanno usate solo per rimarcare il significato o l’uso di un’espressione.

Le tabelle e i grafici vanno numerati progressivamente, con l’indicazione del titolo in corsivo. Le tabelle e i grafici devono essere rigorosamente in bianco e nero.

Citazioni: le citazioni fino a quattro righe restano inserite nel testo restano in corpo 12 e vanno messe tra «virgolette caporali». Nel caso che il testo citato presenti delle virgolette, queste vanno rigorosamente riportate; ma in questo caso vanno usati i doppi apici. Ad esempio: Francesco Rossi ricorda che «la città, in quanto intrico di relazioni individuali, può essere metaforicamente definita come “rete di reti”. E pertanto…». Le citazioni che superano le quattro righe vanno inserite senza virgolette, lasciando uno spazio sopra ed uno sotto e con un rientro a dx e sx di 0,5 cm.

La fonte della citazione deve essere riportata tra parentesi quadre con il cosiddetto sistema autore-data (nome puntato, cognome per esteso, anno di pubblicazione, e da ultimo il nr. della pagina o delle pagine da cui è stata attinta la citazione). Nell’esempio sopra riportato: [F. Rossi, 1985, 67] o [F. Rossi, 1985, 67-69]. Qualora, invece, la citazione fosse stata presa da un altro libro, da un’altra fonte, è necessario che ciò sia messo in evidenza nel seguente modo: [cit. in F. Ferrarotti, 1990, 183]. Il testo citato va riportato fedelmente.

Se l’autore vuole inserire dei corsivi, deve segnalare l’intervento al termine della citazione. Nel nostro esempio, se si volesse mettere in corsivo la parola metaforicamente – allo scopo di enfatizzarla ulteriormente – si deve usare questo espediente: [F. Rossi, 1985, 67; il corsivo è mio] o [F. Rossi, 1985, 67-69; il corsivo è mio].

Allo stesso modo, se la citazione riportata è stata tradotta dall’autore: [F. Rossi, 1985, 67; la traduzione è mia] o [F. Rossi, 1985, 67-69; la traduzione è mia]. Poiché il testo citato va sempre riportato fedelmente, se si espungono delle parti intermedie, la lacuna va segnalata con […]. Ad esempio: Francesco Rossi ricorda che «la città, in quanto intrico di relazioni individuali […], può essere metaforicamente definita come “rete di reti”. E pertanto…».

Nel caso di citazioni di libri opera di due autori, si inseriranno iniziale nome autore, cognome, iniziale altro nome autore, cognome, ecc.: [F. Rossi, G. ……, 1985, 67]; nel caso di citazioni di libri opera di tre o più autori si inserirà iniziale nome autore, et al., ecc.: [F. Rossi et al. 1985, 67].

Per le opere dello stesso autore pubblicate nel medesimo anno è necessario aggiungere all’anno di pubblicazione le lettere (es.: 1985a, 1985b, 1985c ecc.) sia nella citazione che nella bibliografia. Tutte le volte che, in un certo punto del testo, ricorre la stessa opera citata precedentemente, se la pagina è la medesima, si indica Ibidem (in corsivo), se la pagina è diversa, si indichi con Ivi (in corsivo) seguito da una virgola e dall’indicazione della pagina di riferimento. Nel nostro esempio iniziale, dopo aver citato [F. Rossi, 1985, 67], dovendolo citare nuovamente, scriveremo [Ibidem] se la pagina è la stessa, o [Ivi, 68] se la pagina è diversa. Quando invece si cita nuovamente un’opera richiamata già precedentemente, ma nel mezzo sono state fatte citazioni ad altre opere, allora il riferimento deve nuovamente indicare di quale opera si tratti. Cioè, se dopo aver citato [F. Rossi, 1985, 67], viene poi citato [A. Giddens, 1998], e se dopo ancora si rende necessario citare nuovamente Rossi, occorre riscrivere [F. Rossi, 1985, 67], cambiando   il numero della pagina, qualora fosse diversa.

Se il pensiero espresso è proprio di più autori si può costituire un breve elenco di autori dai quali il pensiero stesso è attinto. Ad esempio: secondo alcuni [F. Rossi, 1985; F. Ferrarotti, 1990; A. Giddens, 1998; Roy, 2001; J. Low e P. Sik, 2010].

Le fonti reperite in Rete: debbono essere così citate:

https://link.cuam.com/book/10.1007%2F978-88-470-1956-0 visitato il 01.01.2017)

Note a piè di pagina: le note a piè di pagina vanno redatte in Times New Roman corpo 10, con il testo giustificato, interlinea esatta 15 pt.

I rinvii alle note a piè di pagina nel testo debbono essere collocati, secondo l’uso italiano, prima del segno di interpunzione.

Devono essere redatte seguendo le stesse regole descritte sopra, circa il sistema di citazione autore-data.

Nelle note non devono essere indicati i titoli dei libri. Le note a piè di pagina vanno, invece, pensate come un approfondimento di concetti e temi già riportati nel testo, oppure per evidenziare il punto di vista di chi scrive.

Riferimenti bibliografici

Possono essere fatti esclusivamente col metodo del rinvio alla bibliografia in fondo operato fra parentesi quadre nel testo, come sopra specificato, senza fare ricorso a note a piè pagina. Le opere citate nel testo vanno riportate alla fine dell’articolo nei riferimenti bibliografici, in Times New Roman corpo 10, con il testo giustificato, interlinea esatta 15 pt, seguendo i seguenti criteri:

  1. nome autore: indicare sempre prima il cognome seguito dall’iniziale del cognome. Se l’opera citata ha più autori, separarli con la virgola e mai con la congiunzione “e”. Quando il nome proprio dell’autore è composto da due o più lettere iniziali (es. G.C. Trentini), non lasciare spazi tra le iniziali del nome;
  2. data di pubblicazione: la data va messa tra parentesi dopo il nome dell’autore.
  3. editore: indicarlo solo per i volumi, dopo il titolo, separato da questo da una virgola.
  4. luogo: Deve seguire, separato da una virgola, il luogo di pubblicazione;

Volumi: i titoli dei libri in corsivo senza virgolette;

Articoli in riviste: i titoli degli articoli in corsivo senza virgolette ed i titoli delle riviste tra «virgolette caporali»;

Saggi in volumi collettanei: Cognome Nome puntato (anno), Titolo “tra doppi apici”, in Nome puntato autore Cognome, Titolo (in corsivo), editore, luogo;

Fonti reperite sul web: dopo il cognome, il nome puntato ed il titolo inserire il link e poi tra parentesi la data della consultazione.

 

ESEMPIO VOLUMI:

  • Goffman E. (1959), Presentation of self in everyday life, Doubleday, New York.
  • Demarchi F., Ellena A. (a cura di) (1976), Dizionario di sociologia, Edizioni Paoline, Milano.

ESEMPIO ARTICOLO IN RIVISTA:

Mowen J.C., Mowen M.M. (1991), Time and outcome evaluation, «Journal of marketing», 55, pp. 54-62.

ESEMPIO SAGGI COLLETTANEI:

Adorno Th.W. (1959), “Sulla situazione attuale della sociologia tedesca”, in AA.VV., La sociologia nel suo contesto sociale, Laterza, Bari.

ESEMPIO FONTI WEB:

Baral S, Il frenologo in tribunale. Nota per una ricerca sul caso italiano, in «Revue hipermédia», https://journals.openedi-tion.org/criminocorpus/3283 (visitato il 17 Gennaio 2020)